mercoledì 6 gennaio 2016

La stirpe del Graal

La stirpe del Graal non rappresenta solo la linea di sangue di una genia terrena, ma anche quella di "Uomini Eletti", protagonisti di una lunga ininterrotta catena di iniziati che, avendo strappato il Velo del Tempio, hanno vissuto l'antico mistero degli Dei, divenendo i custodi della "Parola(Logos) Perduta".

Massimo Agostini - Nel Nome della Dea, Tipheret Editore

viaggio iniziatico degli Dèi

L’essenza di ogni mito è rappresentata dal viaggio iniziatico degli Dèi al fine di consentire l’eterno vitale ciclo della natura.
Un percorso iniziatico che conduce l’anima mortale a penetrare le oscure stanze dell’Oltretomba, affrontando terribili prove e voraci mostri, spesso raffigurati come serpenti.
Un percorso che se intrapreso secondo le antiche conoscenze tramandate dagli Dèi, consente di trasmutare ogni animo umano in quello divino, riunendo nell’Uno ogni elemento duale della natura manifesta.

La Dea e il governo delle potenze

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Per gli Egizi la magia era antica come l’universo, essendo la scintilla che aveva generato ogni manifestazione e il cui governo spettava al Dio Thot e alla Dea Maat.
                            
Nell’antico Egitto il termine che più si avvicinava al concetto di religione era quello di Heka con il significato di “potere magico” per il “governo delle potenze energetiche”.
Il “potere magico” di Heka veniva vissuto come misteriosa forza divina che permeava ogni elemento della natura, da quella materiale a quella spirituale, con gradi vibrazionali diversi a seconda dello stato manifesto. Attraverso la misteriosa forza di Heka, il Sacerdote-Mago si ricongiungeva alla sorgente invisibile di tutte le cose, potendo così agire sugli eventi della vita quotidiana, modificandoli...

tratto dal Libro: "Nel Nome della Dea: sulle tracce dell'Antica Religione", Tipheret editore, 2015